
Con il desiderio di dare risalto alla festa del titolare della nostra chiesa, sabato 28 giugno alla celebrazione eucaristica delle 19.00 presieduta dal rettore, p. Massimo Chieruzzi, e animata dal Coro giovanile Allori, ha fatto seguito una catechesi, di cui riportiamo il video con il canto introduttivo e, di seguito, una sintesi dei contenuti.
“San Pietro apostolo. Dal rifiuto all’esaltazione della croce di Cristo”
Nella tradizione iconografica san Pietro è generalmente raffigurato nei panni del ruolo primaziale affidatogli da Gesù stesso, nella forma compiuta di apostolo. É molto utile per la nostra vita spirituale soffermarsi a considerare l’intero percorso di sequela di Pietro, il quale sin da subito mostra un grande slancio nell’adesione al suo Maestro ma, allo stesso tempo, anche tanta reticenza a entrare nella logica della croce prospettata da Gesù: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Mt 16,24).
Solo dopo il suo drammatico rinnegamento e il pianto amaro scaturito dall’incrocio di sguardi con il maestro, Pietro finalmente apre agli occhi e riconosce che il silenzio sconcertante di Gesù di fronte ai suoi carnefici costituiva l’attuazione della salvezza di Dio per l’umanità: “dalle sue piaghe siamo stati guariti” (1Pt 2,24).
Pietro, che rimproverava Gesù quando annunciava la necessità della sua condanna a morte (Mt 16,22-23), dopo aver finalmente compreso che quella era davvero l’unica via della Vita, si definisce “testimone delle sofferenze di Cristo” (1Pt 5,1).
Una volta convertito, Pietro vede nella passione di Gesù l’esempio da imitare (1Pt 2,18-25); essa diviene per lui persino causa di “gioia indicibile e gloriosa” (1Pt 1,9) certo che, essendo in comunione con le sofferenze di Cristo, parteciperemo anche alla sua gloria (cf. 1Pt 4, 13). La guarigione operata dalle piaghe di Cristo, il quale “portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce” (1Pt 2,24), e la vita nuova derivante dalla sua risurrezione (1Pt 1,3) vanno custodite, perché il “leone ruggente va in giro, cercando chi divorare” (1Pt 5,8).
A tal fine, Pietro dà tre indicazioni per restare nella Vita: tenere lontano ogni compromissione col peccato; nutrirsi della Parola di Dio come un bimbo desideroso del latte materno; non staccarsi dalla comunità credente ma, come pietre vive, impegnarsi nella costruzione dell’edificio spirituale fondato su Cristo (cf. 1Pt 2,4-5).
Domenica 29 giugno, al termine della Celebrazione eucaristica presieduta da p. Luca Fuso, ha avuto luogo, il Vespro solenne animato dal coro del nostro Santuario.